La cedolare secca nella Legge di Bilancio 2018

Nella legge di Stabilità 2018 ,vi è la proroga anche per il biennio 2018-2019 della cedolare secca al 10% per gli affitti a canone concordato.

Alle locazioni di mercato si applica invece l’aliquota standard del 21%.

La cedolare ridotta si applica, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, “ai contratti di locazione che, oltre ad essere riferiti a unità immobiliari ubicate nei comuni con carenze di disponibilità abitative (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, nonché i comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia) e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), siano stipulati a canone concordato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini (articolo 9, comma 1, Dl 47/2014)”.

Il contratto di locazione a canone concordato :

  1. è caratterizzato da un canone calmierato, a differenza del canone libero ,che dipende dai prezzi di mercato
  2. può essere utilizzato per i contratti ad uso abitativo, ad uso transitorio e per gli studenti universitari
  3. riguarda le abitazioni di proprietà dei privati concesse in locazione a privati, studenti e cooperative/enti senza scopi di lucro
  4. prevede che il canone non possa superare un tetto massimo stabilito da accordi territoriali tra le principali organizzazioni dei proprietari e degli inquilini
  5. può avere durata pari a :
  • 3 anni + 2 di rinnovo (o 3) per le abitazioni
  • 6 mesi e fino a 3 anni per gli studenti universitari
  • 1 mese e fino a 18 mesi per i contratti transitori

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