Rent to buy

Il rent to buy consente di realizzare un acquisto immobiliare in caso di mancanza di liquidità.
È stato introdotto con l’art. 23 della Legge 133 del 2014 e consente all’acquirente di entrare subito nella disponibilità del bene e quindi di utilizzarlo da subito mentre la proprietà mantiene la titolarità sino al saldo totale del prezzo pattuito.

Le fasi:
1- l acquirente consegue il godimento del bene e paga un canone periodico. Va sempre indicata la componente imputabile a canone e quella imputabile a corrispettivo;
2- l’acquirenre acquista la proprietà del bene mediante atto notarile corrispondendo un saldo prezzo al netto degli acconti già versati.

La parte più significativa della normativa è la possibilita di trascrivere il contratto, alla pari di un preliminare notarile.
La trascrizione del rent to buy ha durata di 10 anni ( attualmente il preliminare classico ha una durata massima di 3 anni)

E la manutenzione?
A livello straordinario rimangono a carico della proprietà mentre quelle ordinarie le paga chi utilizza il bene. 

Per il contratto di locazione si può utilizzare la cedolare secca?
Si, se il concedente è un privato e si tratta di immobile residenziale

Percentuale all’agenzia immobiliare

Chi si rivolge all’agenzia immobiliare per la vendita/acquisto di un immobile deve tenere in considerazione, tra i vari costi, la provvigione da pagare per l’attività di mediazione tra le parti. L’ammontare della provvigione varia in base al valore dell’immobile, alla percentuale applicata e alla zona geografica di riferimento.

Quando deve essere pagata la provvigione?
La provvigione serve a remunerare l’attività di mediazione svolta dall’agente immobiliare. Ne deriva che l’agente matura il diritto al compenso già quando le parti stipulano il contratto preliminare di vendita (la proposta accettata e comunicata al proponente è un preliminare di compravendita) quindi per la legge bisogna pagare la provvigione quando la proposta è stata accettata.

La provvigione retribuisce infatti l’attività svolta dal mediatore, non per essere riuscito a far vendere o acquistare un immobile, bensì per aver messo in relazione le parti e averle indirizzate alla conclusione di un affare, indipendentemente dal fatto che questo non si sia poi definitivamente concluso con il contratto di compravendita (perchè una delle parti cambia idea sul vendere o acquistare).

Dunque, l’agente immobiliare viene pagato per la sua attività di mediazione tra le parti interessate alla vendita e all’acquisto di un immobile e, pertanto, il suo compenso è dovuto anche quando, nonostante il compromesso, il contratto finale di compravendita non viene più concluso.

Chi deve pagare l’agenzia?

La provvigione è a carico di entrambe le parti(venditore e acquirente), salvo diverso accordo. È infatti possibile che il contratto preveda che la provvigione sia a carico del solo venditore o del solo acquirente.

La Cassazione ha confermato che l’acquirente dell’immobile deve pagare la provvigione se si è impegnato a farlo con la sottoscrizione dell’accordo, anche quando l’agente che ha fatto incontrare le parti è stato incaricato dal venditore. A prescindere dunque, da chi si è rivolto all’agenzia, conta cosa viene pattuito. La posizione dell’agente è infatti sempre di terza parte, con ruolo di mediatore, tanto nei confronti del venditore quanto nei confronti dell’acquirente.

Provvigione agenzia immobiliare: come si calcola

Per la determinazione della provvigione spettante al mediatore è necessario tenere conto del reale valore dell’affare, che può essere diverso dal prezzo di vendita, anche se ciò non è espressamente convenuto dalle parti, né è previsto dalle tariffe professionali o dagli usi.

In linea di massima, la percentuale sul valore dell’affare oscilla tra il 3% e il 5%. Tuttavia, in base alla zona di riferimento e ai servizi offerti dall’agenzia, la percentuale potrebbe anche essere più elevata. Per esempio, nei centri delle grandi città potrebbe arrivare anche al 7% oltre Iva.

La provvigione dell’agenzia immobiliare comprende, oltre al compenso, il rimborso delle spese sostenute dall’agente (per esempio spostamenti, telefonate ecc.).